Il Burro
La differenza sostanziale tra la crema di latte (panna) e il burro
sta nella forma che assume il grasso in essi contenuto: mentre la
panna è una emulsione di grassi in acqua, il burro è
una emulsione di acqua in grasso.
Gli scopi della burrificazione sono tre.
Il primo è quello di separare la parte acquosa, ottenendo
un prodotto con un tenore di grassi superiore all'80%.
Il secondo è quello di rompere i globuli di grasso
di cui è composta la crema, generando una massa unica di
lipidi, dentro la quale "navigano" gocce di latticello
e una certa percentuale (20%) di globuli che rimangono integri.
Il terzo è quello di favorire la produzione di diacetile,
composto che conferisce al burro l'odore e l'aroma tipici.
Composizione chimica
Il burro commerciale ha le seguenti caratteristiche:
- acqua: 15-18%;
- grasso: 80-84%;
- proteine 0.4-0.8%;
- lattosio 0.5-1%;
- sali: 0.1-0.2%;
La legge che regola la produzione di burro è quella relativa
ai grassi da spalmare, che impone una percentuale di grassi superiore
all'80%, una parte secca non grassa inferiore al 2% e di acqua non
superiore al 16%.
È anche prevista (ma è difficile trovarla in commercio)
la possibilità di produrre burro a ridotto tenore di grassi
(o "burro tre quarti") con il 60-62% di grassi e il burro
a basso tenore di grassi (o "burro metà") con il
39-41% di grassi.
Il burro può essere colorato con caroteni e addizionato di
sale (burro salato). Il burro salato è molto utilizzato in
USA e in Canada.
Può anche contenere grassi diversi dal latte, purché
contenga almeno il 75% di grassi lattieri.
Produzione del burro
La burrificazione (produzione di burro) classica, eseguita dalle
piccole e medie aziende, consiste nei seguenti passaggi:
- pastorizzazione della crema: viene effettuata a una temperatura
piuttosto alta (90-95 gradi), poiché la crema è maggiormente
contaminata rispetto al latte. I grassi vengono liquefatti completamente
da questo processo, inoltre vengono liberate sostanze antiossidanti
che proteggono la crema nelle fasi successive;
- cristallizzazione: la crema viene raffreddata velocemente
a 6-7 gradi, il che determina una fine cristallizzazione;
- addizione delle colture: per ovviare alla mancanza di aroma
della crema dolce, vengono inoculate colture dei batteri acidificanti
e produttori di diacetile, sostanza che conferisce il classico aroma
al burro. Questa operazione avviene spontaneamente nella crema di
affioramento.
- zangolatura: è la fase determinante. La crema maturata
viene messa all'interno di centrifughe chiamate zangole (recipienti
cilindrici rotanti), dove viene sbattuta per 40 minuti circa. Questa
operazione lacera la membrana dei globuli di grasso, i trigliceridi
fuoriescono e si addensano in un unico ammasso solido, che avvolge
anche i globuli rimasti integri. Questo fenomeno, chiamato coalescenza,
produce piccoli grumi di burro grandi come chicchi di riso o di
mais, che si separano dal latticello (che deve contenere al massimo
lo 0.5% di grassi).
- lavaggio: i granuli di burro vengono lavati accuratamente
dal latticello con acqua fresca;
- impastamento, modellatura, confezionamento: i granuli di
burro vengono impastati (seempre all'interno delle zangole, appositamente
attrezzate) fino ad ottenere una massa omogenea, ed emulsionare
finemente il latticello rimasto. Il burro viene poi confezionato
in pani di diverse dimensioni. L'imballo originale è obbligatorio
per legge: il burro non può essere venduto sfuso.
Industrialmente il burro si ottiene con un metodo (chiamato
Fritz) molto più rapido, in un'unica macchina di ridotte
dimensioni che ripete le fasi descritte in precedenza ma operando
in modo continuo ed automatico.
Il burro che si ottiene è indistinguibile dal quello di zangola,
mentre la resa è leggermente inferiore e la parte globulare
residua leggermente inferiore.
Burri speciali
Burro anidro: si ottiene partendo da creme con oltre il 99% di grassi,
si conserva più a lungo e occupa meno volume del burro. Non
si può vendere al dettaglio: a tal fine viene aggiunta vaniglia
e un colorante facilmente riconoscibile. È destinato alla
produzione dolciaria.
Butter-oil: è simile al burro anidro, quindi è molto
concentrato (ha meno dell'1% di acqua), ha un basso punto di fusione
ed è utilizzato per produrre gelati.
Burro concentrato: detto anche burro chiarificato, ha un tenore
di lipidi maggiore del 99.8% e una acidità massima dello
0.35%. Questo tipo di burro può essere venduto anche al dettaglio.
Grazie al suo punto di fumo molto elevato, può essere utilizzato
per friggere.
Il burro chiarificato
Il burro comune non è composto solo da grassi, ma possiede
una percentuale di acqua del 15-18%, e una piccola percentuale di
proteine.
Questa composizione lo rende inadatto per l'uso ad alta temperatura.
Infatti l'acqua in esso contenuta favorisce l'idrolisi degli acidi
grassi, che diventano liberi e subiscono trasformazioni che producono
sostanze nocive.
Se sottoponete il burro a temperature maggiori del suo punto di
fumo (130 gradi), noterete che esso cambia colore, diventando nocciola
e poi bruno. Il burro nocciola è utilizzato in cucina poiché
le trasformazioni sugli acidi grassi producono inizialmente sostanze
aromatiche gradevoli al palato, ma è bene evitare di usarlo
poiché contiene sostanze nocive.
Per cucinare con il burro ad alte temperature bisogna usare il burro
chiarificato.
Come produrre il burro chiarificato
Il burro chiarificato si produce asportando la maggior parte dell'acqua
e della caseina dal burro normale.
Il burro chiarificato si può trovare in commercio sotto la
dicitura di burro concentrato, ma è anche possibile produrlo
in casa propria.
Il burro chiarificato ha una quantità di grassi maggiore
del burro tradizionale: quasi il 100%, invece dell'86%, dal momento
che non contiene acqua.
Per produrre il burro chiarificato basta prendere il burro comune
e farlo cuocere a bagnomaria per 15-20 minuti circa.
Si formerà in superficie una massa biancastra composta dalla
caseina, che è coagulata con il calore.
A questo punto bisogna filtrare il burro in un canovaccio per eliminare
la caseina che si è separata.
Potete conservare il burro chiarificato in frigorifero in un contenitore
di vetro. Al momento dell'utilizzo, prelevatene la quantità
che vi occorre con un cucchiaio o cucchiaino.
Il burro chiarificato si deve utilizzare in tutte quelle preparazioni
dove bisogna friggere con il burro.
Il burro comune va utilizzato solo a crudo, o in quelle preparazioni
dove non si raggiungono temperature superiori a 130 gradi.
Valori nutrizionali per 100 grammi di parte edibile
Energia |
KCal |
758.00 |
KJoule |
3171.00 |
Calorie da proteine |
0.00 % |
Calorie da carboidrati |
1.00 % |
Calorie da grassi |
99.00 % |
Composizione chimica |
Quantità |
Parte edibile |
100.00 |
% |
Acqua |
14.10 |
gr |
Proteine |
0.80 |
gr |
Carboidrati |
1.10 |
gr |
di cui |
zuccheri solubili |
1.10 |
gr |
amido |
0.00 |
gr |
Grassi |
83.40 |
gr |
di cui |
saturi |
48.78 |
gr |
monoinsaturi |
23.72 |
gr |
polinsaturi |
2.75 |
gr |
Fibra totale |
0.00 |
gr |
di cui |
fibra solubile |
0.00 |
gr |
fibra insolubile |
0.00 |
gr |
Colesterolo |
250.00 |
mg |
Alcool |
0.00 |
gr |
Acido Fitico |
0.00 |
mg |
Vitamine |
Quantità |
Tiamina (B1) |
5.00 |
mg |
Riboflavina (B2) |
0.03 |
mg |
Niacina (B3) |
0.04 |
mg |
Vitamina A (Retinolo eq.) |
930.00 |
µg |
Vitamina C |
0.00 |
mg |
Vitamina E |
2.40 |
mg |
Minerali |
Quantità (mg) |
Calcio |
25.00 |
Ferro |
0.00 |
Fosforo |
16.00 |
Magnesio |
2.00 |
Potassio |
15.00 |
Rame |
0.01 |
Selenio |
1.00 |
Zinco |
0.05 |
Aminoacidi |
mg / 100 gr di
parte edibile |
gr / 100 gr
di proteine |
Lisina |
67.00 |
7.88 |
Istidina |
23.00 |
23.00 |
Arginina |
31.00 |
3.64 |
Acido aspartico |
64.00 |
7.52 |
Treonina |
38.00 |
4.47 |
Serina |
46.00 |
5.41 |
Acido glutamico |
178.00 |
20.94 |
Prolina |
82.00 |
9.64 |
Glicina |
18.00 |
2.11 |
Alanina |
29.00 |
3.41 |
Cistina |
8.00 |
0.94 |
Valina |
57.00 |
6.70 |
Metionina |
21.00 |
2.47 |
Isoleucina |
51.00 |
6.00 |
Leucina |
83.00 |
9.76 |
Tirosina |
41.00 |
4.82 |
Fenilalanina |
41.00 |
4.82 |
Triptofano |
12.00 |
1.41 |
Indice chimico |
128 |
Aminoacido limitante |
triptofano |
Acidi grassi |
Quantità (gr) |
Grassi saturi totali |
48.78 |
C4:0÷C10:0 (laurico) |
7.82 |
C12:0 (laurico) |
2.39 |
C14:0 (miristico) |
8.31 |
C16:0 (palmitico) |
20.86 |
C18:0 (stearico) |
9.40 |
C20:0 (arachidico) |
0.00 |
C22:0 (beenico) |
0.00 |
Grassi monoinsaturi totali |
23.72 |
C14:1 (miristoleico) |
1.14 |
C16:1 (palmitoleico) |
1.90 |
C18:1 (oleico) |
20.68 |
C20:1 (eicosaenoico) |
0.00 |
C22:1 (erucico) |
0.00 |
Grassi polinsaturi totali |
2.75 |
C18:2 W6 (linoleico) |
1.57 |
C18:3 W3 (linolenico) |
1.18 |
C20:4 W6 (arachidonico) |
0.00 |
C20:5 W3
(eicosapentaenoico - EPA) |
0.00 |
C22:6 W3
(docosaesaenoico - DHA) |
0.00 |
Rapporto Polinsaturi/Saturi |
0.10 |
|